Il Dalmata è certamente una razza facilmente riconoscibile anche dai profani. Molto noto in Gran Bretagna nei primi decenni dell’Ottocento il cane Dalmata, grazie alle sue doti di resistenza e vigore, veniva impiegato come cane da carrozza per scortare ogni tipo di convoglio, oppure per guidare i cavalli che trainavano i carri antincendio dei vigili del fuoco, ruolo che svolse anche in America. Divenuto famoso anche in Italia grazie al film di Walt Disney “La carica dei 101”, in cui il cane dalmata Pongo, con la sua cagnetta, salva 99 cuccioli tenuti prigionieri nel suo castello dalla terribile Crudelia che vuole farsi una pelliccia di dalmata.
Oggi il Dalmata è molto apprezzato come cane da compagnia, è un cane dall'aspetto pulito, elegante e atletico, dal caratteristico mantello a macchie. E' una razza canina di origine italiane e balcanica, appartiene al gruppo dei segugi e cani per pista di sangue. La testa è piuttosto allungata, con cranio ampio e muso robusto e forte. È un cane da compagnia, di taglia media, che ha un caratteristico mantello bianco con macchie nere o marrone di 2-3 cm di diametro sul corpo, più piccole sulla testa e sugli arti. Il dalmata , ha carattere affettuoso , tranquillo , protettivo.
LA STORIA
In base a riferimenti scritti questi cani sono arrivati con le invasioni dei popoli slavi sulle coste sud-orientali e con le carrozze degli zingari nel V secolo dopo Cristo. Più avanti col tempo li troviamo molto più simili a quelli attuali, sulle tele di pittori fiamminghi del XVII secolo in veste di "cacciatori". Questo è il ruolo che il Dalmata del passato ricopriva nell’ambito della società, se ne ha notizia, infatti, in molti scritti e opere pittoriche che li ritraggono sempre in scene di caccia. In questa veste il Dalmata è conosciuto in quasi tutta Europa mentre non si ha traccia di loro nei Balcani ove sembra che vi siano arrivati nei primi anni del 1900 importati dall'Inghilterra. Due sono i dipinti interessanti per comprendere la storia del Dalmata: il primo, opera di un pittore minore genovese del XVII secolo, rappresenta una scena di caccia nella quale sono raffigurati quattro cani diversi fra cui due dalmata, uno dei quali, in braccio ad un bimbo in segno affettuoso tipico della razza; l'altro dipinto è un affresco del XIV secolo che si trova nella Cappella degli Spagnoli a Firenze, dipinto da Andrea Bonaiuti in un ciclo di dipinti che raffigurava il potere ecclesiastico. Il quadro rappresenta un gruppo di frati con una tonaca bianca e nera tessuta di pelle d’ermellino, detta "Dalmatica" ai piedi dei quali sono disposti un gruppo di “cani maculati” del tutto simili a quelli di adesso. Alcuni storici naturalistici vedono in questa strana coincidenza la "chiave" per spiegare il nome di questo cane.
LE ORIGINI
Il Dalmata lega il suo nome ad una delle regioni della ex Jugoslavia e in modo particolare alla Dalmazia, anche se il nome non è strettamente legato a questa regione adriatica. Già nel 1955 la FCI (Federazione Cinologica Internazionale) indicava la Jugoslavia in generale come la terra d’origine; poi, dopo il suo disfacimento, l’indicazione più precisa della Croazia si è avuta solo nel 1994. Comunque il Dalmata appartiene a quelle razze le cui origini sono avvolte nel mistero, malgrado la Croazia si sia prodigata per esibire documentazioni a favore della sua origine autoctona. Moltissimi paesi sono infatti perplessi poiché tracce di Dalmata, o “cani macchiati” simili, erano presenti sin dall’antichità in vari paesi dell’Europa meridionale ed orientale e persino in Italia, senza che questi si siano mai vantati della paternità.C'è anche chi dice che il Dalmata sia di origine francese perché nell'800 accompagnavano le carrozze dei nobili, si racconta anche che provenga dall'Africa e che sia imparentato con l'Alano arlecchino. In una puntata della trasmissione Alle falde del Kilimangiaro fu citata un'ipotesi sull'origine del nome della razza: "Dalmata" perché il suo manto maculato ricordava il leopardo, simbolo del multietnico Regno di Dalmazia. Il Dalmata è molto intelligente.
SALUTE
Uno dei maggiori problemi di salute del Dalmata è la propensione alla sordità congenita. L'8% dei cani di questa razza sono sordi da entrambe le orecchie ed il 22% sono sordi da un orecchio. La Tiroidite autoimmune è piuttosto frequente in questa razza canina ed affligge il 10.4% dei Dalmata. La displasia dell'anca è invece relativamente poco diffusa, colpendo solo il 4,6% di questi cani. I cani di razza Dalmata sono anche predisposti geneticamente alla formazione di calcoli renali, per via di un difetto nel metabolismo dell'acido urico Tutti questi problemi hanno precipitato un crollo della popolazione di esemplari Dalmata negli USA: nel 1993 furono registrati 42.816 cani con lo American Kennel Club, mentre nel 2008 solo 983 cani furono registrati.
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