Il Setter è una razza canina molto utilizzata nella caccia, sia da riporto che da punta per uccelli come quaglie, starne, beccaccini, beccacce, forcelli e fagiani. Un Setter effettua la ricerca della preda in maniera silenziosa e, una volta trovata, si ferma davanti ad essa puntandola, assumendo la caratteristica ferma. Non a caso, i Setter devono il loro nome proprio a questo comportamento, ossia fissare (in inglese to set) puntando con il muso la preda da cercare. La maggior parte dei Setter nascono con una predisposizione naturale per la caccia; gli addestratori interessati a questo genere di cani gli fanno sviluppare ulteriormente fin da cuccioli quest'istinto.
I progenitori dei moderni Setter nacquero probabilmente in Spagna nel XVI secolo come evoluzione degli Spaniel. Successivamente questi cani vennero esportati in Francia, ma soprattutto in Inghilterra, dove le razze si svilupparono fino ad arrivare alle varietà odierne di Setter.
I Setter hanno un pelo lungo e setoso e possiedono un carattere giocoso e socievole, sia verso gli uomini, sia verso i congeneri. Inoltre, consumano molta energia e richiedono esercizio per mantenerli attivi ed in forma.
La razza Setter comprende le seguenti varietà:
I Setter hanno un pelo lungo e setoso e possiedono un carattere giocoso e socievole, sia verso gli uomini, sia verso i congeneri. Inoltre, consumano molta energia e richiedono esercizio per mantenerli attivi ed in forma.
La razza Setter comprende le seguenti varietà:
- Setter Inglese
- Setter Scozzese (o Setter Gordon)
- Setter irlandese
Setter inglese
Il Setter Inglese è una razza canina originaria dell'Inghilterra, affinata intorno al 1808 da Sir Edward Laverack (1798-1877) dopo un'accurata selezione a partire da vari ceppi genetici preesistenti in terra d'albione. In seguito la razza venne conservata e ne venne promossa la diffusione ad opera di Sir. Purcell Llewellin e di William Humphrey. È un cane molto dolce e mite, adatto sia alla compagnia ed eccellente per la caccia (sia da riporto che da punta). Infatti il nome stesso deriva dalla predisposizione del cane di flettersi in vicinanza della preda. Il nome deriva dal verbo to set (puntare) e non to sit (sedersi) come molti credono. I Setter Inglesi che fermano seduti non sono cinofilicamente più pregiati di quelli che fermano in piedi.
Storia
Le sue antiche origini risalgono addirittura al 1500, periodo in cui il conte Leicester adoperò il Setter in battute di caccia. Successivamente, la sua particolare attitudine ad acquattarsi e strisciare in presenza della preda fu considerata una delle caratteristiche che interessarono Laverack a questa razza. Laverack, rimasto orfano a 14 anni, venne adottato da uno zio, ricco industriale di Manchester, che morendo, quattro anni dopo, gli lasciò in eredità un ingente patrimonio. Il giovane decise di abbandonare la carriera industriale, per la quale non si sentiva affatto portato, e si trasferì in campagna cominciando ad allevare cani. Nel 1825 acquistò dal reverendo Harrison una coppia di setters (Ponto e Old Moll), cui si aggiunsero poi altri due soggetti. Questi quattro esemplari, però, si dimostrarono poco prolifici e, a causa della loro consanguineità, eccessivamente nervosi. Purcell Llewellin, amico e collaboratore di Laverack, tentò di diminuire tali difetti mediante immissioni di incroci di setters provenienti da altri allevamenti (setter nero focati, setter irlandese). Nel 1865 cominciarono le field trials ed i setters iniziarono il loro galoppo verso il successo e la notorietà. Inizialmente però, in Italia, il setter Laverack venne osteggiato: era considerato troppo bello e armonioso; a quei tempi, infatti, il cane da caccia doveva essere -questa almeno era la concezione- robusto e basta. L'estetica non aveva alcun significato, anzi, proprio come accadeva per il setter, diventava una condanna. Il primo esemplare italiano esordì a Milano in una mostra del 1881 e successivamente, nel 1920, comparve il primo allevamento di setter in Italia. Il setter cominciò così ad acquistare notorietà e a diventare un soggetto apprezzatissimo.
Il Setter Inglese è una razza canina originaria dell'Inghilterra, affinata intorno al 1808 da Sir Edward Laverack (1798-1877) dopo un'accurata selezione a partire da vari ceppi genetici preesistenti in terra d'albione. In seguito la razza venne conservata e ne venne promossa la diffusione ad opera di Sir. Purcell Llewellin e di William Humphrey. È un cane molto dolce e mite, adatto sia alla compagnia ed eccellente per la caccia (sia da riporto che da punta). Infatti il nome stesso deriva dalla predisposizione del cane di flettersi in vicinanza della preda. Il nome deriva dal verbo to set (puntare) e non to sit (sedersi) come molti credono. I Setter Inglesi che fermano seduti non sono cinofilicamente più pregiati di quelli che fermano in piedi.
Storia
Le sue antiche origini risalgono addirittura al 1500, periodo in cui il conte Leicester adoperò il Setter in battute di caccia. Successivamente, la sua particolare attitudine ad acquattarsi e strisciare in presenza della preda fu considerata una delle caratteristiche che interessarono Laverack a questa razza. Laverack, rimasto orfano a 14 anni, venne adottato da uno zio, ricco industriale di Manchester, che morendo, quattro anni dopo, gli lasciò in eredità un ingente patrimonio. Il giovane decise di abbandonare la carriera industriale, per la quale non si sentiva affatto portato, e si trasferì in campagna cominciando ad allevare cani. Nel 1825 acquistò dal reverendo Harrison una coppia di setters (Ponto e Old Moll), cui si aggiunsero poi altri due soggetti. Questi quattro esemplari, però, si dimostrarono poco prolifici e, a causa della loro consanguineità, eccessivamente nervosi. Purcell Llewellin, amico e collaboratore di Laverack, tentò di diminuire tali difetti mediante immissioni di incroci di setters provenienti da altri allevamenti (setter nero focati, setter irlandese). Nel 1865 cominciarono le field trials ed i setters iniziarono il loro galoppo verso il successo e la notorietà. Inizialmente però, in Italia, il setter Laverack venne osteggiato: era considerato troppo bello e armonioso; a quei tempi, infatti, il cane da caccia doveva essere -questa almeno era la concezione- robusto e basta. L'estetica non aveva alcun significato, anzi, proprio come accadeva per il setter, diventava una condanna. Il primo esemplare italiano esordì a Milano in una mostra del 1881 e successivamente, nel 1920, comparve il primo allevamento di setter in Italia. Il setter cominciò così ad acquistare notorietà e a diventare un soggetto apprezzatissimo.
Setter scozzese
Il Setter Scozzese o Setter Gordon è un cane da ferma britannico di media taglia, meglio conosciuto come setter gordon.
Il Setter Gordon è una razza creata verso la metà del XIX secolo. Pare sia nato dall’incrocio tra un Setter Inglese e un Border Collie. Secondo alcuni esperti, contribuirono alla formazione della razza anche il Setter Irlandese ed il Bloodhound o Chien di Saint-Ubert. Forse nelle vene dei setter scozzesi scorre il sangue anche dei Pointer.
Il nome della razza deriva da quello dei duchi di Richmond-Gordon di Scozia, ai quali si deve la creazione della razza. Questo setter è molto più massiccio e pesante del Setter Inglese. È adatto per il galoppo e la sua struttura fisica ricorda il corpo del cavallo da caccia (Hunter).
Setter irlandese
Il Setter Irlandese è un cane di origine irlandese di colore rosso mogano. È una razza adatta sia alla caccia che alla compagnia, ma si presta anche a mostre canine.
I maschi hanno una statura di circa 61-66 cm e le femmine di 58-65; il peso maschile si aggira sui 27-34 chilogrammi e quello femminile sui 25-32. È un cane che rimane magro di costituzione, talché è consigliabile dosare con precisione la giusta razione di alimenti e pesare il cane, di tanto in tanto, per mezzo di una bilancia. Il suo muso è allungato, con canna nasale dritta e tartufo nero; i suoi occhi sono di colore marrone o nocciola scuro e le orecchie hanno forma triangolare e sono sottili; la coda è orizzontale e presenta frange. Il pelo è lungo tranne che sulla testa, di colore rosso mogano, dorato e luminoso, sempre in assenza di nero. È tollerata, ma non desiderata una macchia bianca sul petto che da vecchi allevatori era ricercata in quanto sinonimo di grande qualità venatoria. Il pelo impiega qualche anno per raggiungere la lunghezza tipica della razza. Notevolmente prolifico, è un cane molto longevo, soprattutto in relazione alla mole, potendo anche superare i 15 anni. L'andatura è caratterizzata da un galoppo sciolto e velocissimo.
Caratterialmente il setter irlandese è un cane molto vivace, soprattutto nei primi anni. Le femmine tendono a tranquillizzarsi dopo il primo calore ma restano comunque dei cani molto energici e vitali. Hanno bisogno di fare lunghe passeggiate e di correre in spazi aperti. È un cane che difficilmente può vivere solo in appartamento e necessita di uno spazio aperto, anche piccolo, per sfogare le proprie energie. È un cane molto affettuoso e cerca molto il contatto umano. Si può educare ed è piuttosto intelligente, presenta spesso un carattere testardo e a volte controverso. Dal sistema nervoso sensibilissimo (è facile vederlo tremare quando prova emozioni), necessita di molta calma, pazienza e conoscenza della razza nell'educazione del soggetto (e tanto più nell'addestramento), non tollerando assolutamente maniere forti e nervosismi; una volta che conquista la fiducia nel padrone, è anzi un cane altamente affidabile. È normalmente molto socievole con gli altri cani ed animali (ad eccezione della selvaggina, verso la quale nutre una naturale tendenza ad incalzarla). Se non utilizzato per la caccia, è adatto a vivere in famiglia e con i bambini.
Il Setter Gordon è una razza creata verso la metà del XIX secolo. Pare sia nato dall’incrocio tra un Setter Inglese e un Border Collie. Secondo alcuni esperti, contribuirono alla formazione della razza anche il Setter Irlandese ed il Bloodhound o Chien di Saint-Ubert. Forse nelle vene dei setter scozzesi scorre il sangue anche dei Pointer.
Il nome della razza deriva da quello dei duchi di Richmond-Gordon di Scozia, ai quali si deve la creazione della razza. Questo setter è molto più massiccio e pesante del Setter Inglese. È adatto per il galoppo e la sua struttura fisica ricorda il corpo del cavallo da caccia (Hunter).
Setter irlandese
Il Setter Irlandese è un cane di origine irlandese di colore rosso mogano. È una razza adatta sia alla caccia che alla compagnia, ma si presta anche a mostre canine.
I maschi hanno una statura di circa 61-66 cm e le femmine di 58-65; il peso maschile si aggira sui 27-34 chilogrammi e quello femminile sui 25-32. È un cane che rimane magro di costituzione, talché è consigliabile dosare con precisione la giusta razione di alimenti e pesare il cane, di tanto in tanto, per mezzo di una bilancia. Il suo muso è allungato, con canna nasale dritta e tartufo nero; i suoi occhi sono di colore marrone o nocciola scuro e le orecchie hanno forma triangolare e sono sottili; la coda è orizzontale e presenta frange. Il pelo è lungo tranne che sulla testa, di colore rosso mogano, dorato e luminoso, sempre in assenza di nero. È tollerata, ma non desiderata una macchia bianca sul petto che da vecchi allevatori era ricercata in quanto sinonimo di grande qualità venatoria. Il pelo impiega qualche anno per raggiungere la lunghezza tipica della razza. Notevolmente prolifico, è un cane molto longevo, soprattutto in relazione alla mole, potendo anche superare i 15 anni. L'andatura è caratterizzata da un galoppo sciolto e velocissimo.
Caratterialmente il setter irlandese è un cane molto vivace, soprattutto nei primi anni. Le femmine tendono a tranquillizzarsi dopo il primo calore ma restano comunque dei cani molto energici e vitali. Hanno bisogno di fare lunghe passeggiate e di correre in spazi aperti. È un cane che difficilmente può vivere solo in appartamento e necessita di uno spazio aperto, anche piccolo, per sfogare le proprie energie. È un cane molto affettuoso e cerca molto il contatto umano. Si può educare ed è piuttosto intelligente, presenta spesso un carattere testardo e a volte controverso. Dal sistema nervoso sensibilissimo (è facile vederlo tremare quando prova emozioni), necessita di molta calma, pazienza e conoscenza della razza nell'educazione del soggetto (e tanto più nell'addestramento), non tollerando assolutamente maniere forti e nervosismi; una volta che conquista la fiducia nel padrone, è anzi un cane altamente affidabile. È normalmente molto socievole con gli altri cani ed animali (ad eccezione della selvaggina, verso la quale nutre una naturale tendenza ad incalzarla). Se non utilizzato per la caccia, è adatto a vivere in famiglia e con i bambini.
Articolo tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nessun commento:
Posta un commento