giovedì 3 novembre 2011

Il Milan adotta la cagnolina Lucy

Si chiama Lucy ed è una cuccioletta rimasta senza la sua mamma, morta durante il parto. Per lei si erano già aperte le porte di una gabbia, in un canile. La sua vita avrebbe avuto come imprinting il mondo a scacchi visto da dietro le sbarre. E il suo destino sarebbe stato incerto, legato alla disponibilità di qualche famiglia ad accoglierla nella propria casa. Un destino comune purtroppo a migliaia di cani e di gatti che affollano strutture di accoglienza sparse per l'intero Paese. Ma la sorte ha voluto che Lucy incontrasse degli angeli, l'ex «Iena» Marco Berry e i piccoli agenti speciali che lo affiancano in «Bau Boys», la trasmissione di Italia Uno. E poi dei «diavoli». Che in questo caso non sono demoni, ma «diavoli» dal cuore buono. E dalla maglia rossonera. Il destino di Lucy l'ha infatti portata a Milanello, il centro sportivo teatro dei ritiri del Milan. Dove ora non ha un padrone ma tanti nuovi amici: il mister Massimiliano Allegri e tutti i suoi calciatori. Che hanno deciso di adottarla e di affiancarla ad Huber, il pastore tedesco che da sempre vive ai margini del campo di calcio e che ora le farà da «nonno».

NUOVA CASA A MILANELLO - Allegri, in realtà, ha fatto qualcosa di più che promuovere l'adozione di Lucy (la vicenda sarà raccontata da «Bau Boys» nella puntata di domenica 23 ottobre, su Italia Uno alle 19): ha deciso di farsi testimonial delle adozioni degli animali ospiti dei canili di tutta Italia. 
 
Ed era proprio questa la missione del sergente Berry e dei suoi piccoli soldati, che settimana dopo settimana cercano di aiutare animali in difficoltà risolvendo i casi più difficili: trovare personaggi disponibili a sostenere la causa delle adozioni a distanza, che tutti i canili promuovono e che consentono anche a chi non ha la possibilità di accogliere un cane o un gatto nella propria abitazione di contribuire al funzionamento dei rifugi e, di conseguenza, al sostentamento degli animali in vista del passaggio successivo, ovvero l'adozione vera da parte di una famiglia. Non solo: le adozioni a distanza sono particolarmente indicate per quegli animali in condizioni di salute particolarmente serie e gravi che, nei rifugi, possono trovare spesso un grado di assistenza specializzata che non sempre chi è alle prime armi è in grado di portare avanti. Tra gli ospiti del Rifugio G3A di Marcallo con Casone (Milano), di cui Berry and co. si sono fatti portavoce, ci sono ad esempio un cane epilettico ed un altro parzialmente paralizzato. Considerata la difficoltà di spostarli, potrebbe essere più opportuno garantire a queste strutture supporto, aiuti in denaro, cibo, coperte, materiali utili. Di qui l'iniziativa dei «Bau Boys» a cui Allegri e il resto dei rossoneri hanno aderito con entusiasmo. 
 
LA BANDA DI BERRY - «Bau Boys» nasce proprio con l'intento di risolvere concretamente situazioni difficili. Tutte le missioni promosse dalla squadra di Berry hanno intenti benefici. Nel corso delle varie puntate del programma sono stati affrontati anche temi molto delicati, come il diritto di non vedenti e disabili di accedere con i propri cani a qualsiasi struttura alberghiera o come la riflessione sulla morte drammatica nei macelli e la vita in condizioni inaccettabili che tocca spesso a vitelli, maiali, galline. Dalla trasmissione è nato anche un sito internet che resterà in attività anche dopo la fine del primo ciclo di trasmissioni e che si propone come community per gli amanti degli animali dove è possibile segnalare casi da risolvere e dove trovare informazioni su come agire in prima persona quando un amico scodinzolante (ma non solo: l'obiettivo è aiutare ogni genere di animale) ha bisogno di aiuto. 

Articolo tratto da www.corriere.it